A fronte delle dichiarazioni rilasciate ad una testata locale da Alessio Chiavetta rispetto a quanto realizzato dall’Amministrazione da lui guidata sulla questione degli impianti e delle attività sportive sul territorio comunale, il Sindaco Casto e la sua Giunta ritengono necessarie alcune precisazioni che rispondono a quanto sollevato.
Nell’intervista rilasciata, Chiavetta dichiara: “Siamo intervenuti finanziando direttamente gli interventi necessari o richiedendo i finanziamenti alla Regione e al Ministero (che fine ha fatto la richiesta di fondi per la pista di atletica che abbiamo presentato nel 2015? Chi ha seguito l’iter?”)
Risposta> Nei documenti degli uffici tecnici non risulta alcuna richiesta di fondi destinata alla pista di atletica presentata dall’Amministrazione Chiavetta nel 2015. Risultano invece una richiesta di finanziamento alla Regione Lazio nel 2008 e una nel 2009 che non hanno ottenuto finanziamenti; un’altra del 2014 per la “ristrutturazione della pista di atletica leggera-centro sportivo comunale Celestino Masin” che non è stata seguita da nessun altro documento e nessuna entrata di finanziamento è da allora pervenuta nelle casse comunali riferita a tale richiesta, evidentemente caduta nel vuoto. Invitiamo Alessio Chiavetta a fornirci altre informazioni in merito data la sua preparazione sugli anni di riferimento.
Chiavetta: “Ci piacerebbe poi sapere questa Amministrazione ha chiesto i nuovi finanziamenti disponibili nel Bando regionale 2017 per lo sport e gli impianti comunali scaduto il 17 luglio”
Risposta> Il bando regionale indicato scade il 28 ottobre 2017 e i progetti si potranno presentare a partire dal 6 settembre 2017. Forse Chiavetta ha altre fonti diverse da quelle del sito ufficiale della Regione?
Chiavetta: “Per quello che riguarda il calcio la crisi della società che esiste da novanta anni è stata ricorrente… Chi non aveva il titolo se non ha rappresentato al Sindaco la volontà di chiudere, tenendo in piedi solo il settore giovanile che, pur interessante, non rende merito alla città e alla sua storia ha fatto una cosa grave. Se invece lo ha fatto e non ha trovato sensibilità e disponibilità il problema è serio dal punto di vista politico, e vuol dire che l’atteggiamento di questa amministrazione nei confronti dello sport è fatto di molti proclami e dichiarazioni di principio fini a se stesse, ma non di atti concreti e in una presa di responsabilità a tutela dello sport cittadino”.
Risposta> La società “Nettuno Calcio” non ha presentato alcuna volontà di smantellare né la squadra né i suoi 90 anni di storia dando invece mandato all’allenatore Marco d’Ambra e al dirigente e tifoso Paolo Pietrangeli l’onere di trovare una soluzione con l’Amministrazione: il 14 luglio 2017 la strada atta a garantire che il Nettuno Calcio potesse continuare la sua attività è stata trovata tenendo in doveroso conto anche i tempi necessari ai lavori del Celestino Masin, ma comunque compatibili con l’avvio del prossimo campionato di promozione. La decisione della Società di non iscrivere la squadra al campionato è dunque stata successiva a tale soluzione e del tutto dipendente dalla Società stessa che non ha in alcun modo informato della sua decisione o di altri problemi che l’hanno determinata; questa Amministrazione ha appreso le loro successive scelte solo dai media locali.
