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La stampa nazionale ed internazionale celebra l'X-Ray Beach di Nettuno.

mer 15 gen, 2014

Tenente Colonnello RuffoloIl Tenente Colonnello Ruffolo dell’ambasciata americana: “Abbiamo toccato terra su quella spiaggia di Nettuno e da lì è iniziata la liberazione di Roma”.


Nettuno. Si è svolta presso la sala Mappe del Cimitero Americano di Nettuno la conferenza stampa di presentazione per le celebrazione del 70° Anniversario dello Sbarco Alleato avvenuto il 22 gennaio 1944. Presenti il tenente colonnello dell'ambasciata americana Robert P. Ruffolo, la direttrice del Cimitero Americano, Tina Young e il Sindaco di Nettuno, Alessio Chiavetta.  Davanti ad una folta rappresentanza di stampa italiana ed estera, tra cui Corriere della Sera, Repubblica, AdnKronos, La7, Rai ed AP, è arrivata per prima la tesi, del rappresentante dell’Ambasciata Americana, Tenente Colonnello Ruffolo: “Per noi, l’X-Ray Beach Nettuno è il punto dove siamo sbarcati - ha spiegato lo stesso Ruffolo che ha sostanzialmente riscritto alcune parti storiche dello sbarco - E’ il punto dove è iniziato tutto e siamo convinti che tante persone e tanti testi storici debbano rivedere certe informazioni sullo sbarco che deve essere di Nettuno e Anzio, che vede proprio nella spiaggia nettunese di X-Ray Beach, il luogo dove iniziammo la nostra avventura verso la liberazione di Roma”.  

In collegamento telefonico è intervenuto poi il reduce inglese Harry Shindler e proprio dalla voce del 93enne britannico sono state apportate importanti precisazioni storiche rispetto allo Sbarco famoso nel mondo con il nome di Anzio, ma che trova invece nell'X-Ray Beach di Nettuno un luogo che, in buona sostanza, cambia la storia dello Sbarco Alleato: “Ricordo bene quei momenti – spiega Shindler - e credo che nessuno di quelli che presero parte allo sbarco lo dimenticheranno mai. Eravamo tutti molto giovani e nessuno di noi aveva mai fatto una guerra, sono stati cinque mesi indimenticabili, cinque mesi brutti e difficili. È cresciuta questa idea dello sbarco di Anzio – ha continuato il reduce di guerra - ma in verità, cioè che noi soldati chiamavamo Anzio era un’ area che comprendeva invece tutte le altre città: Nettuno, Cisterna, Campoleone e Aprilia. Proprio poco tempo fa rileggevo i giornali italiani di quei tempi, ad esempio il Corriere della Sera del ’44 che titolava parlando dello ‘sbarco nemico a Nettuno sotto il fuoco dell’artiglieria tedesca’ e così tanti altri giornali, anche quelli inglesi, come il Times d’Inghilterra che parlava sempre di Nettuno. Voglio sottolineare un altro fatto storico – ha poi concluso Shindler - quando si parla di Nettuno se ne deve parlare con grande rispetto, perché io ho letto la storia di Nettuno e so che in settembre, prima che arrivassimo noi, ci fu una coraggiosa lotta che i cittadini hanno fatto contro l’occupazione tedesca”.

Al termine della conferenza stampa ha preso la parola il primo cittadino di Nettuno, Alessio Chiavetta, affermando: “Lo sbarco è avvenuto nel Poligono e non è un caso che anche il cimitero americano si trovi a Nettuno. Noi vogliamo riportare i fatti alla verità e aprire un confronto sereno e serio rispetto a quella che è una verità storica. La nostra volontà è anche quella di valorizzare il territorio in cui viviamo, dando visibilità ai luoghi storici della nostra città. A tal proposito verrà promosso un ciclo di incontri nelle scuole per dare risalto alla verità storica degli eventi, senza stravolgere il fatto che il porto di Anzio fu strategico per lo sbarco di altri mezzi perché ovviamente aveva una logistica fondamentale per fare attraccare le navi più grandi. Ma l’X-Ray Beach di Nettuno, come abbiamo appena sentito, è stato il punto dove gli americani sono sbarcati. Tutto questo deve essere ben vivo nella memoria soprattutto delle giovani generazioni”.

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