Bruno Conti nasce a Nettuno il 13 marzo 1955. Dopo le prime esperienze di calcio e baseball (un emissario del Santa Monica negli Stati Uniti vorrebbe ingaggiarlo, ma il papà Andrea si oppone) sui campi della sua città, si iscrive al N.A.G.C. del Nettuno. Gioca nelle formazioni del Nettuno e dell'Anzio, finchè viene adocchiato dal secondo allenatore della Roma, Trebiciani, che lo fa acquistare per la squadra Primavera, con la quale è campione d'Italia. Debutta in serie A il 10 febbraio 1974, contro il Torino. Nella Roma-Juve del 30 gennaio 1977 segna il primo gol a Zoff. Nella stagione 1975/76 è in prestito al Genoa e presta servizio militare nei bersaglieri. Veste la maglia azzurra la prima volta il 28 aprile 1976 con la nazionale militare contro il Sudan. Nel 1976/77 è titolare nella Roma. Nel campionato del mondo del 1982, Bruno Conti segna il gol dell'1 a 1 contro il Perù, si esalta contro l'Argentina, è straordinario contro il Brasile ed eroico nella finale, in cui l'Italia batte la Germania Ovest 3-1. Al suo ritorno a Nettuno, il Consiglio Comunale, alla presenza del presidente della Roma Dino Viola, gli conferisce la cittadinanza onoraria e il campione ricambia facendo dono alla città della sua maglia n. 16. Nel suo “palmares“ si contano 15 campionati nella Roma, oltre 300 partite, 41 reti; sei anni con la Nazionale, 47 presenze e cinque reti. La sua lunga carriera di calciatore si conclude nel 1986, ai mondiali di Città del Messico, contro la Francia. L'addio al calcio giocato è dato allo Stadio Olimpico di Roma, il 23 maggio 1991. Passa, quindi, nei quadri societari dell'A.S. Roma, in cui assume la responsabilità del settore giovanile. Nel 2005 è allenatore della Roma.